28 settembre, 2010

Santa Fe de Antioquia

Lunedi siamo stati a Santa Fe de Antioquia, calda e umida cittadina coloniale, rifugio dei Conquistadores Spagnoli nelle loro campagne di conquista in questa parte d'America.




La più antica della regione, la forma attuale risale al 1800, ha strette viuzze fiancheggiate da case imbiacate con al centro bellissimi cortili, intorno a porte e finestre ci son decorazioni in legno intagliate prorio come lo stile antioquieno.





Nelle Plaza Mayor della cittadina, colma di bancarelle con i prodotti tipici artigianali, frutta, e dolci vari, si può degustare la PULPA DE TAMARINDO  prodotta nella valle circostante,la signora che ci ha venduto i dolcetti al tamarindo e i bombon de coco ci ha gentilmente fatto assaggiare un frutto strano tondo marroncino che pelato (da lei stessa) si è rivelato di un colore fantastico!!!il SAPOTE!!!! dolcissimo da succhiare a pezzetti...




i bambini e noi lo abbiamo degustato ringraziando la gentile Signora...... che ci ha fatto poi lavare ed asciugare le mani a tutti...



Siamo stati poi sul PUENTE DE OCCIDENTE che è un capolavoro di ingegneria ottocentesca lungo quasi 300 mt ed è uno dei primi ponti sospesi d'America,è sul rio Cauca,ed è monumento nazionale,l'abbiam percorso a piedi ed è stata una vera emozione !!!





Una giornata trascorsa ai piedi delle Ande, eravamo solo a 500 mt. slm, con un altro viaggio in macchina tra paesini e frazioni dove la vita scorre molto più tranquilla e colorata, tra strade piene zeppe di "derrumbes" (smottamenti) dovuti alla quantità di acqua che cade ad ogni aguazero che danno una senzazione inquietante...




Veramente impressionante il rio Cauca col suo colore limaccioso e la forte corrente dovuta alle piogge abbondanti degli ultimi giorni.




Ciao a presto Claudia e Riccardo






26 settembre, 2010

Purtroppo non tutte le ciambelle riescono col buco.....

....infatti non appena detto che avevamo percorso la parte burocratica più difficile salvo imprevisti....ecco l'imprevisto!!!!

I nostri piccoli sono stati registrati diversamente come atti di nascita, la più grande alla Registraduria ed i due gemelli alla Notaria; ebbene l'impiegato della Registraduria del Pueblo ove sono nati è assente dal lavoro fino al 4 ottobre e...non è possibile sostituirlo!!!!



Quindi a meno di miracoli (e qui vi invitiamo tutti a intercedere se possibile) saremo bloccati a Medellin almeno fino al 5 ottobre, sperando che non capiti qualcosaltro a questa unica preziosa "risorsa" dell'apparato pubblico.

Questi sono i controsensi di uno Stato ma in modo più generale di un continente dove nell'area di 4 chilometri quadrati ci sono 5 centri commerciali a cui i nostri non possono neppure paragonarsi minimamente ma che appena al di fuori delle città vive in una situazione talmente rurale da non potersi permettere un atto di nascita se è assente per malattia o per ferie l'impiegato pubblico.



Non serve a nulla arrabbiarsi nè cercare di far valere la supponenza o la razionalità di chi è abituato a situazioni diverse....abbiamo scelto questo lato del mondo e lo accettiamo com'è nel bene e nel male. 

Non rinunciando a credere in un colpo di fortuna, dobbiamo fare di necessità virtù e quindi nonostante il disappunto, in quanto vedevamo l'ultima tappa di Bogotà a qualche giorno di distanza, occuperemo il tempo facendo in modo che, nell'attesa della riapertura di questo benedetto ufficio, si sistemino carte e passaporti di Daniel e Danilo.

In termine tecnico diciamo che ripartiremo il rischio di ulteriori contrattempi che su tre pratiche potrebbero comunque verificarsi, saremo così pronti a schizzare a Bogotà non appena sistemate anche quelle della piccola.

I piccoli hanno percepito inevitabilmente che dovrà passare ancora qualche giorno prima di poter affrontare l'ultima tappa nella capitale Colombiana e si sono un poco lamentati del contrattempo perchè dovranno rimandare il volo sull'avion con i giochi elettronici tutti per loro.....beata gioventù ;-) 



Riccardo e Claudia

...In questa giornata un particolare pensiero vogliamo anche dedicarlo a Susy.  

25 settembre, 2010

Abbiamo la sentenza...!!!!!!

Erano le 7,42 di mattina minuto più minuto meno quando è suonato il cellulare e l'abogada Rocio ci ha informati che il giudice aveva firmato la sentenza di adozione.

Quindi sveglia alla truppa come nelle migliori giornate di naja e tra un desajuno ed una doccia, alle 10,00 adunata e partenza per il Tribunale per la firma dei genitori. 

E qui i primi musi lunghi, Yakeline comincia ad isolarsi e ad essere scontrosa, alle sollecitazioni da parte degli impiegati e degli astanti tradisce un nervosimo crescente quasi insofferenza....

Contagiato dalla sorella il piccolo Danilo dichiara il suo cognome Colombiano quasi ad esorcizzare il momento del passaggio al nuovo cognome Italiano, mentre Daniel dichiara a chi glielo chiede di essere già diventato Italiano.



Una situazione certamente bizzarra che vede bimbi, genitori, avvocato, accompagnatore, impiegati in un corridoio di un tribunale abitato da un'umanità colorita ed eterogenea che stanno compiendo un passo tanto importante...ed il tutto condito da pause, interruzioni, complimenti, felicitazioni in un turbinio di emozioni che stordiscono.




Vi garantiamo: un passaggio emotivo che mette a dura prova.

Claudia in un momento di apparente calma ha rincuorato Yakeline che d'un tratto ha abbandonato questo atteggiamento negativo ed ha ricominciato a sorridere e parlare chiedendo di andare in piscina.



La grande paura era finalmente passata ora, se pur concedendosi a piccole dosi, ha certezza che si avvicina l'ora di partire per la nuova casa ed i piccoli a ruota sfoderando frasi del tipo prima mi chiamavo xyz ora Papini Leali !!!

Quindi nonstante cominciassero le prime gocce dell'immancabile aguazero quotidiano tutti in piscina con i bambini felici di essere tornati alla routine quotidiana.

Ora attendiamo che vengano aggiornati i registri di nascita e richiesti i passaporti, fatto ciò ci sposteremo a Bogotà dove ci attendono le formalità con l'Ambasciata Italiana per poter rientrare a casa.

Non conosciamo ancora la data del rientro ma pensiamo di aver percorso la parte più difficoltosa in termini burocratici (salvo complicazioni) e che emozione sapere che ora portano i nostri cognomi...

Pomeriggio dedicato allo shopping con regia magistrale della mamma: scarpe ai maschietti e jeans a Yakeline, parco giochi e seratona (18,15...) al Frisby con menù di Pollo Apanado, papas e arepas alla moda Antioquena.




Vederli mangiare il pollo giuro riempie di gioia e se vedeste le ossa.....spolpate, linde, pulite !!!!

Hasta pronto
Claudia e Riccardo    

 

22 settembre, 2010

Un paio di giorni di tranquillità

Dopo la scampagnata di sabato scorso abbiamo passato questi tre giorni in modo molto tranquillo, cercando di contenere le uscite per creare un poco di "nido" e per cogliere gli attimi che solo un ambiente raccolto può offrire.

Siamo stati un poco aiutati anche da un tempo piovoso che ha favorito tale possibilità, chiaramente in questo tempo sono emersi alcuni lati del carattere dei piccoli, ma anche del nostro, che nelle giornate piene di diversivi e attività non erano fin qui emerse.

Alcune piccole tensioni, atteggiamenti nelle relazioni tra i tre prima mai manifestati giochi a volte abbastanza maneschi. Quello che mi colpisce nelle loro relazioni è la ricerca continua di contatto fisico che chiaramente a volte sfocia in piccoli battibecchi o in musi lunghi.

La loro apparente indipendenza è figlia di una necessità di fare da soli in quanto probabilmente poco coadiuvati nelle azioni quotidiane dagli adulti ma se stimolati dopo le prime ritrosie si concedono ai consigli ed agli aiuti.

Sono difficili da arginare quando si chiamano tra loro alzando a dismisura il numero di decibel rilasciati, oppure quando ovunque sia si siedono bellamente sul pavimento perchè stanchi...




Ma nonostante tutto ciò nelle relazioni con gli altri bambini seppure mantengano la loro esplosività sanno essere delicati e rispettosi della fisicità degli altri, stabiliscono relazioni di gioco immediate e socializzano abbastanza facilmente.

Sanno darti sensazioni comunque forti, negative quando ti sfuggono o si isolano, o quando ti provocano per cercare il tuo limite di sopportazione, positive quando la mattina appena svegli strisciano sul pavimento per poi piombarti sulla pancia mentre sei ancora a letto...



Quando prima di dormire si inventano rumori perchè tu stia qualche minuto in più nella loro cameretta o come oggi che al parco giochi si vantavano di avere genitori italiani fino ad ottenere che gli altri bambini venissero a chiederci di parlare italiano... con Danilo che facendo un poco il gradasso diceva: 

... io più o meno li capisco...!!!





Abbiamo stabilito per ora solo quattro regole fondamentali orientate ai più piccoli che sembrano i meno corretti:

1 Quando si mangia, si utilizzano le posate e non si alza nessuno dal tavolo fino a che tutti non hanno finito

2 Non si prende nulla dal frigorifero senza prima chiedere ai genitori

3 La televisione si accende solo dopo aver ottenuto il permesso dai genitori e per un periodo limitato nel giorno

4 In appartamento si cerca di non urlare e di limitare i rumori

....Non è ancora facile per loro seguirle ma, qualche piccolo miglioramento si nota.

Claudia e Riccardo

19 settembre, 2010

Una gita fuori porta....

....parafrasando la locuzione romana, ieri la piccola armata ha fatto la sua prima vera e propria scampagnata.

Appuntamento con Jorge alle ore 10,00 e partenza con meta la Piedra del Penon de Guatapè, una inconsueto monolito di 220 mt di quarzo fedelspato e mica, a 2000 mt di altitudine s.l.m.

In altre parole un gigantesco panettone di granito che si erge da un un lago costellato di isole con una vegetazione lussureggiante e con la luce tipica dei tropici.



Il viaggio si è srotolato tra piccoli paesi di campesinos e tratti di paesaggio andino in cui oltre alle mucche al pascolo si poteva osservare il lavoro dell'uomo per sottrarre alla selva il terreno coltivabile.



Un unica osservazione: qui non ci sono trattori o mezzi agricoli quindi tutto i fa ancora rigorosamente a mano.....

I bimbi hanno affrontato il viaggio ciascuno con la propria personalità, Daniel assorto ed attento a tutto ciò che vedeva oltre il finestrino, Danilo giochicchiando e cantando, Yakeine raccontandoci spaccati della sua vita precedente...il rito dello scuolabus, alcuni giochi abituali, etc.

Jorge ormai "accompagnatore professionale" ci ha condotto a Guatapè piccolo borgo lacustre con la particolarità che ogni casa porta sui muri frontali un disegno diverso dalle altre, dove abbiamo affittato una lancia per arrivare ad una piccola isoletta dove vive una baby anaconda apprezzata dai bambini come attrazione principale.



Poi il pranzo in una posada gestita dalla senora Amanda e le foto di rito ed il rientro a casa.



Abbiamo potuto assaporare  piccolo pezzetto di Colombia diversa dallo stereotipo consueto di paese violento (nonostante sempre incomba la presenza di militari), la gente che abbiamo incrociato era certamente lontana dai nostri standard abituali di vita, ma appariva come gente tranquilla, sorridente nonostante tirare a campare qui non debba essere certamente facile!



I paesaggi si rivelavano con un trionfo di colori, cosa che chiaramente nella megalopoli non si riesce a percepire, bimbi e ragazzini sdraiati per terra a giocare, donne sedute in baracche intente al lavoro ed i visi dei contadini bruciati dall'aria e dal sole e dalla fatica.

Una bella girata con i piccoli che sempre più si aprono a piccoli gesti familiari consueti come un piccolo bisogno di aiuto per allacciare una scarpa o lavarsi le mani affidandosi a te.



Claudia e Riccardo

17 settembre, 2010

ICBF verifica dell'integrazione

Appuntamento era alle 14,00 per l'incontro con Marcela "trabajadora social" dell'ICBF per la verifica del livello di integrazione tra i bimbi  e la coppia; quindi mattinata ridotta nella permanenza in piscina, almuerzo e bambini laccati come per le visite alle vecchie zie zitelle di cui ho ancora gli incubi....

Alle 13,30 Jorge puntualissimo ci attende sotto casa e nel corto viaggio per arrivare alla sede del Bienestar Familiar i due maschietti crollano e Claudia si trova con i due ometti completamente addormentati addosso lasciandosi sfuggire un tenerissimo commento di compiacimento nel sentire quei corpicini abbandonati su di lei.

L'incontro si svolge con una serie di domande atte a capire, per l'appunto, quale sia il livello di integrazione stabilitosi tra gli individui e nel gruppo familiare neo costituito, quali siano le dinamiche di questo "embrione di famiglia" e se pur abbozzati, siano stati identificati dei ruoli.

L' "esame" ha esito positivo e quindi Marcela, che ha sfoderato una lucidità e una tranquillità decisamente rassicurante nel parlare ai piccoli anche di argomenti delicati, ci comunica che possiamo proseguire con l'iter adottivo e Rocio la nostra avvocatessa raccoglie i documenti d'identità dei piccoli per iniziare a svolgere le necessarie pratiche burocratiche.

In questa occasione una menzione di merito va a Danilo il quale con i suoi occhi giganteschi e la simpatia contagiosa del suo immancabile sorriso ha sfoderato davanti ad assistente sociale, avvocatessa e "traductora" un raffica di: Ciao, Bambino, Bambina, Grazie, Prego, Spaghetti con tanto di traduzione Italiano Spagnolo suscitando l'ilarità generale.

Lasciamo quindi il Palazzo e sulla via del ritorno anzichè rientrare a casa ci facciamo lasciare da Jorge indovinate un pò..in un ennesimo centro commerciale dove bere qualcosa di fresco e dove permettere ai bimbi una sgambata su altalene, giostrine, inflables (gonfiabili) etc etc. piccolo sotterfugio genitoriale che dovrebbe sottrarre ai "demonietti" qualche energia nella serata....

Nell'aria in questa sosta c'era una certa euforia,di Claudia e mia per la consapevolezza dell'avvio della procedura ufficiale di adozione e, ci par di aver percepito, anche dei piccoli perchè in qualche modo hanno inteso che si comincia a far sul serio e che "questi due" voglio fare la mamma e il papà per davvero...



Quindi naturalmente, siamo caduti su giochi in cui tutti o quasi potesso partecipare fino a finire tutti assieme attorno ad una specie di biliardino solo che al posto dei calciatori c'erano dei giocatori di Hockey su ghiaccio con buona pace della mia memoria che dopo oltre trent'anni ha ritrovato un gioco che era nelle giostre della mia adolescenza.

Una passeggiata per rientrare a casa passando un attimo a curiosare l'Hard Rock Cafè di Medellin a significare la dimensione internazionale assunta da questa megalopoli andina...e poi a casa per una sfida generale al.. gioco dell'oca dove oramai il conteggio dei punti dei dadi è rigorosamente in italiano.

Cena (come al solito decisamente apprezzata...) e qualche cartone prima di coricarsi e giocare un poco con coccole e sbaciucchiamenti ....ora dormono e sono fantastici...ma questo forse l'abbiamo già detto.



Riccardo e Claudia

16 settembre, 2010

LA RIVINCITA DEI PAPA'!!!!!!

GIà dai primi incontri GIUSEPPE ci disse che l'adozione è" la rivincita dei papà"ed effettivamente tutto quadra.....
Iniziò  il tutto  ancora prima dell'incontro con i bimbi all'Istituto del Bienester Familiar quando al tavolo con l'avvocatessa e l'assistente sociale che ci devono illustrare tutta la situazione,ci presentiamo e  RICCARDO inizia a sfoderare il suo quasi perfetto spagnolo....loro  come incredule gli fanno i complimenti e gli domandano dove ha imparato a parlare così bene e con una cadenza a dire poco perfetta...lui inizia il tour dell'AMERICA LATINA fatto molti anni or sono....e quando si accorgono che io non lo parlo bene arrivano alla conclusione che i viaggi li ha compiuti senza di me...e ridono...io aggiungo "non ci conoscevamo è successo molto tempo fà"...comunque sia eran molto divertite della cosa... a Mantova tutto ciò si traduce "CIAPA E PORTA A CASA " (per la sottoscritta).
Le 2 signore concludono l'argomento dicendo che i nostri bimbi saranno molto fortunati ad avere una mamma con la carnagione scura come la mia perchè la preferiscono alla chiara ,e ad avere un papà che parla così bene la loro lingua.
Effettivamente parlare come loro ed insieme a loro è molto importante e lui lo sà fare bene,perciò  gli si rivolgono spesso.

In piscina i 2 gemelli sono molto "maschi" nei loro giochi acquatici e di conseguenza giocano  maggiormente con lui...Oggi ci siam trovati con la coppia di Norvegesi che ha 4 bimbi pure loro da pochi giorni ,tra questi 2 han l'età dei nostri e si son divertiti un mondo in acqua insieme  parlando in spagnolo tra di loro (anche perchè i norvegesi non parlano proprio..) ad un certo punto Riccardo gli ha fatto fare un gioco a tutti contando i secondi che riuscivan a rimanere in apnea ,lo ha fatto:in spagnolo,in italiano,in inglese, (per la par condicio)i genitori norvegesi erano increduli si guardavano,guardavan i bimbi divertiti...poi han guardato me..io per un momento ho pensato.."ora me lo vengon a chiedere in prestito..!!!! ."



insomma veramente uno Scout!!!

Anche con Jakeline è molto bravo,ed è gettonatissimo specie per i videogiochi che conosce a memoria come lei...io invece ABORRO ...Insomma..Giuseppe aveva ragione...ed io vedo un papà molto felice!!!!           

                                                                                            







        

Hasta luego
Claudia